FIAT 500 SPORT

Anche la tetto chiuso non è male...

Qui nella versione tetto apribile

Produzione: 1958/1960

Nonostante l’introduzione dopo pochi mesi della versione “normale” e di un lieve potenziamento del motore, la 500 stentava ancora a decollare.

Nel 1958 venne introdotta una versione sportiva (Sport) che nelle intenzioni della Casa avrebbe dovuto costituire un buon rilancio d’immagine sul pubblico. Questa vetturetta partecipò con onore alle numerose competizioni ed effettivamente contribuì al successo della 500, che però poté considerarsi tale solo con l’arrivo della versione D, nel 1960.

Nella Sport la parte più interessante riguardò naturalmente la meccanica: Il motore venne portato a 499,5 cc; altre modifiche:

la potenza fu portata così a 21 CV . Lo stesso motore equipaggiò, fino al 1969, le Autobianchi Bianchina “Special” e Cabriolet.

La modifica più evidente all’esterno della “Sport” era la colorazione bicolore (esclusivamente bianca con banda rossa centrale), inoltre la colorazione rossa (poi argento) dei cerchi ruota.
Nei primi esemplari risultava verniciato di rosso solamente il canale, lasciando di colore crema il cerchio vero e proprio.

Accanto alla versione trasformabile venne anche prodotta una versione, ad oggi rarissima, a tetto completamente metallico solcato da tre nervature (“berlina“). Testimonianze di prove su strada dell’epoca evidenziarono, curiosamente, come la versione a tetto interamente metallico risultasse più silenziosa all’interno che non la versione trasformabile.

Il prezzo al pubblico si scostava sensibilmente dalle versioni di 479 cc e questo rese la Sport già abbastanza rara all’epoca: 495.000 lire per la versione a tettuccio apribile, 560.000 lire per la versione “metallica” (berlina). Nella breve vita della “Sport”, sono da segnalare le versioni prodotte con la fanaleria aggiornata, a partire dal 1959.

La vita della Sport ebbe termine con l’arrivo della D e con l’affermarsi sul mercato dei modelli sportivi presentati, soprattutto, dalla Abarth e dalla Giannini